Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
precipitazione intergranulare di carburi, tanto maggiore quanto minore è la velocità di raffreddamento. Per evitare tale precipitazione, gli acciai inossidabili martensitici sono normalmente raffreddati in olio. - Acciai inossidabili ferritici Questi acciai hanno alla temperatura ambiente una struttura composta da ferrite o da ferrite+carburi. La maggiore mobilità degli atomi nelle strutture CCC rispetto alle strutture CFC e l’assenza di trasformazioni allotropiche, rende gli acciai ferritici più sensibili all’ingrossamento del grano rispetto agli acciai austenitici, con una complessiva diminuzione di tenacità e di resistenza meccanica. Gli acciai inossidabili ferritici presentano una brusca caduta della resilienza al di sotto della temperatura di transizione. Questa temperatura può essere abbassata diminuendo il tenore degli elementi interstiziali (C e N); in questo caso il carbonio appare come un elemento dannoso. La permanenza a temperature prossime a 475°C può provocare un infragilimento indotto dalla formazione di una fase α ’. La lunga permanenza a temperature intorno a 800 °C provoca un infragilimento legato alla formazione della fase σ . Entrambe questi fenomeni possono essere cancellati da un trattamento termico di dissoluzione a temperature di circa 900°C e successivo raffreddamento rapido. Nella tabella VIII.14 sono riportate le composizioni chimiche e le proprietà tensili di alcuni acciai inossidabili ferritici (i valori di R e di A % si riferiscono agli acciai dopo ricristallizzazione).
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