Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
Fe 4 N (CFC) relativamente duttile, ε Fe 2-3 N (EC) relativamente fragile e di buona resistenza all’usura; • una successiva zona di diffusione (0,05-0,8 mm) costituita da una soluzione solida di N interstiziale nella ferrite nella quale sono precipitati dei carbonitruri o dei nitruri legati (CrN, AlN, ...) sotto forma di particelle estremamente fini e resistenti alla coalescenza. Si possono raggiungere durezze di 900-1100 HV, che risultano stabili fino a circa 500°C. La precipitazione nello strato di diffusione di nitruri comporta un aumento del volume specifico con la formazione di un campo di sforzi di compressione. Si ottiene così un ulteriore aumento dei limiti di resistenza alle sollecitazioni di fatica. Uno degli svantaggi della nitrurazione è la durata del processo che va da molte ore a qualche giorno: ciò aumenta notevolmente il costo. Il trattamento di nitrurazione gassosa è normalmente applicato su acciai che hanno già subito la bonifica. La temperatura di rinvenimento è superiore a quella della successiva nitrurazione per evitare delle trasformazioni microstrutturali durante la nitrurazione. Il tenore di C è compreso fra 0,3 e 0,4% in modo da ottenere una tenacità conveniente nel cuore del pezzo. Un’aggiunta di Mo (0,2%) è necessaria per evitare il fenomeno di fragilità di rinvenimento. Gli acciai utilizzati sono quindi normalmente al Cr-Mo oppure al Cr-Mo-Al. Si possono inoltre nitrurare con buoni risultati gli acciai per utensili, gli acciai inossidabili austenitici (a condizione di depassivare preventivamente la
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