Materiali Metallici

Materiali Metallici

con l’ambiente. L’applicazione dei principi della meccanica della frattura permette di valutare correttamente la vita residua del pezzo, sotto determinate condizioni di sollecitazione, che, come nel caso delle prove convenzionali di fatica, possono essere ben diverse da quelle operative. L’idea di base (normativa ASTM E647) è quella di seguire l’evoluzione della cricca iniziale, di dimensioni a 0 , fino ad una dimensione critica a c in corrispondenza della quale si ha la rottura di schianto perché K ≥ K IC . Per applicare questo metodo devono essere noti sia il valore di K IC che la legge di propagazione della cricca a(n). I risultati sperimentali mostrano che la velocità di propagazione della cricca, da/dn, è funzione della variazione del fattore di intensità degli sforzi ∆ K = K max - K min e, nei limiti di applicabilità della relazione K = α σ √π a possiamo scrivere: ∆ K = α ( σ max - σ min ) √π a Questa relazione tiene conto dalla geometria del provino adottato attraverso il fattore α . Per ogni lunghezza “a” nel diagramma “a, n” riportato nell’inserto della figura VI.24, è possibile determinare ∆ K e la tangente alla curva, identificando così, a frequenza costante, la velocità di avanzamento da/dn. Pur in presenza di una sollecitazione ciclica di fatica ( σ max - σ min ) che rimane

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