Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
immutata nel tempo, l’introduzione della lunghezza della cricca nella formula del ∆ K ci mette a disposizione un parametro che cresce continuamente man mano che la fatica procede.
Figura VI.24 : Curva di avanzamento della cricca di fatica da/dn- ∆Κ. E’ utile riportare le curve in un diagramma bilogaritmico log(da/dn) - log( ∆ K) così identificando tre diverse zone di propagazione: - Zona I (soglia): in questa zona si ha un valore asintotico del ∆ K, denominato ∆ K th (th= threshold ). Per condizioni di sollecitazione per le quali il ∆ K che si genera all’apice della cricca è inferiore al valore di soglia, non si osserva alcuna propagazione della cricca di fatica. - Zona II (zona di propagazione lineare, o zona di Paris): in questa zona si ha una legge di propagazione
152
Made with FlippingBook Ebook Creator