Materiali Metallici

Materiali Metallici

così elementi contenuti nel rottame possono andare ad inquinare l’acciaio prodotto al forno elettrico: è il caso di elementi non desiderati come P, S, Cu, Pb, Zn, Sn che provengono da rivestimenti superficiali o da componenti massicci non separabili a basso costo dal rottame. Indipendentemente dal processo produttivo, la gestione di una certa quantità di metallo allo stato liquido impone delle precauzioni perché, a parte i problemi di sicurezza nei confronti degli operatori, il metallo è fortemente reattivo formando ossidi con l’ossigeno dell’aria e tende naturalmente a raffreddarsi con grave rischio per lo svuotamento della siviera ed il corretto svolgimento dei successivi fenomeni di solidificazione. Per limitare la formazione di ossidi che, essendo di densità minore del metallo tendono a galleggiare su di esso, sono utilizzabili gas o sali fusi più o meno inerti, eventualmente residui delle precedenti lavorazioni (scorie, slags ) per proteggere le superfici metallo/ambiente. Analoghi problemi di protezione di un metallo fuso reattivo devono essere affrontati in saldatura, quando per unire due lembi metallici si provvederà a fondere e far solidificare localmente in un’unica struttura i lembi stessi e l’eventuale materiale d’apporto. Il prodotto industriale fuso è tipicamente una lega a più componenti, in cui sono sicuramente presenti elementi non desiderati, tollerati nell’ambito di una quantità ben precisa, perché la loro eliminazione comporta dei costi aggiuntivi, accettabili solo se effettivamente necessari. Nel caso dell’acciaio, oltre ad elementi di lega, come il carbonio o il manganese ed il silicio, sono inevitabili,

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