Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
[C] + [O] = { CO } in cui le parentesi quadre indicano che gli elementi che reagiscono sono in soluzione nel metallo e la parentesi graffe indica che il prodotto è un gas. Durante e dopo la conversione si può modificare la composizione finale dell’acciaio liquido in base alla ricetta voluta, nell’ambito di un intervallo compositivo prescritto. Mentre gli elementi a forte affinità verso l’ossigeno, come Al, Si, Cr e Mn possono essere facilmente rimossi, quelli meno ossidabili del ferro, come P e Cu, nonché lo zolfo, vengono rimossi con difficoltà; tutti e tre questi elementi sono particolarmente dannosi per le proprietà finali dell’acciaio. L’acciaio prodotto viene travasato a circa 1600°C dal forno ad una siviera ( ladle ) per il trasferimento nella zona di colata. La siviera è un recipiente contenitore in lamiera d'acciaio saldata, rivestito internamente in refrattario per evitare il contatto diretto con il metallo fuso.
Lo stesso carico di acciaio liquido in siviera può essere prodotto partendo da rottame in acciaieria elettrica. Mancando la fase della riduzione del minerale e della conversione della ghisa, l’apporto
energetico da fornire è quello per la fusione del rottame. I forni hanno capienze che, partendo da esemplari da poche tonnellate, arrivano alle centinaia di tonnellate dell’acciaieria ad ossigeno; il processo è molto flessibile e non è condizionato dal gigantismo dell’impianto a ciclo integrale. Come alcuni elementi contenuti nelle materie prime possono inquinare la ghisa all’altoforno,
18
Made with FlippingBook Ebook Creator