Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
possibile ridurre i tempi di esecuzione delle prove aumentandone la temperatura. Da un punto di vista metallurgico non si può dimenticare che l’equivalenza tra t e T è del tutto convenzionale perché possono intervenire fenomeni in grado di modificare strutture e proprietà dei materiali, come la ricristallizzazione o le trasformazioni sia di equilibrio sia di disequilibrio che possono verificarsi con cinetiche diverse al variare della temperatura e che potrebbero introdurre un’ulteriore variabilità nel comportamento del materiale ed innescare i processi di degrado rapido con rottura. Meccanismi di scorrimento viscoso Il comportamento sopra descritto dipende, in modo non semplice, dai movimenti delle dislocazioni e dai fenomeni di diffusione, attivati entrambi dalle alte temperature. Più sono alte la temperatura di esercizio e la tensione applicata, più è facile il movimento e la moltiplicazione delle dislocazioni, con un effetto globale di deformazione non reversibile. Con effetto analogo a quanto visto per l’incrudimento, le dislocazioni si ostacolano a vicenda e rallentano la velocità di deformazione, giustificando l’esistenza della zona II del creep, nella quale c’è un equilibrio tra l’incrudimento ed i fenomeni di riassetto che tendono a cancellarlo. All’aumentare della sollecitazione e/o della temperatura, il materiale si deforma sempre più facilmente, raggiungendo rapidamente la zona finale di rottura. A questo meccanismo di deve aggiungere il fenomeno della diffusione di atomi e di difetti, che facilita ulteriormente la deformazione irreversibile
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