Issue 8
E. Sacco et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 8 (2009) 3-20; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.08.01
t si assume nota la soluzione, le quantità
Il processo di analisi viene infatti diviso in un numero finito di passi; all’istante n
t sono contraddistinte dal pedice , mentre le quantità al tempo attuale 1 n t n
non presentano alcun
valutate al tempo n
indice. Lo schema di integrazione adottato è il seguente: - si assume noto lo spostamento relativo di interfaccia s ;
- si determina il valore del parametro di danno D tramite le formule (14)-(18); - si valuta la tensione di prova della zona danneggiata attraverso l’espressione: ( ) d el n τ K s c p
(19)
- si determina il valore della funzione limite d el τ
utilizzando la formula (10).
- se τ - se τ
,
0 d el
d d el τ τ ;
n p p e
0 d el
lo spostamento inelastico deve essere aggiornato tramite le seguenti relazioni:
0 d T el d T el
1
d
d
p p
(20)
n
N el
T el
K
T
- si determina la tensione all’interfaccia tramite l’Eq. (8). La procedura di integrazione descritta è implementata in un elemento finito interfaccia a quattro nodi, con due gradi di libertà per nodo, e spessore nullo. In definitiva, nel generico passo temporale finito, si tratta di risolvere il sistema algebrico non lineare scritto in forma residuale:
ˆ; ˆ ˆ ˆ ˆ ; R Λ U U F 0 R Λ U U F 0
(21)
dove i vettori U e ˆ U rappresentano gli spostamenti nodali liberi incogniti e vincolati, rispettivamente, mentre F e ˆ F sono le forze esterne assegnate e le reazioni vincolari incognite. Il problema algebrico non lineare è risolto sviluppando una procedura iterativa di tipo Newton-Raphson; alla k- esima iterazione, la soluzione si determina tramite le relazioni: k t k k UU
U K R F R K U 1 1 , 1 , ˆ ˆ k k t k
(22)
k
1
UU ˆ
dove
ˆ R U
R U
, t k
, t k
K
K
UU (23) La successione converge quando i residui k R e ˆ k R tendono a zero. Si definisce errore alla k- esima iterazione, la quantità scalare: UU ˆ k k
k
R R
k e
1 (24) La soluzione viene considerata soddisfacente quando accade che l’errore è più piccolo di una prefissata tolleranza, k e tol . Il calcolo delle matrici tangenti , t k UU K e , ˆ t k UU K richiedono la determinazione della derivata consistente con l’algoritmo di integrazione nel tempo del legame τ s . Si tratta allora di determinare la derivata / τ s . Tenuto conto dell’Eq. (8) si ha:
8
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