Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
condizioni di austenitizzazione, la trasformazione dell’austenite prende un carattere molto particolare, dando luogo ad un costituente denominato martensite (M). La curva di raffreddamento più lento che da luogo a tutta martensite corrisponde a quella critica V s prima definita. Al di sotto di M s la diffusione del carbonio diviene molto difficile ed, infatti, la trasformazione martensitica avviene senza diffusione, ma per spostamenti degli atomi inferiori alla distanza interatomica. Essa è quasi istantanea e, ad ogni temperatura T, una frazione determinata di austenite si trasforma in martensite: un mantenimento isotermico non modifica il tasso di avanzamento della reazione. Alla temperatura M f ( Martensite finish ) la trasformazione A → M può considerarsi conclusa. Se la temperatura T di fine raffreddamento è tale che: M s > T > M f la trasformazione martensitica è incompleta. L’austenite non trasformata in martensite è denominata austenite residua A res . La martensite appare al microscopio sotto forma di placchette o di aghi. Dato che la diffusione non interviene nella trasformazione martensitica, la martensite ha la stessa composizione chimica dell’austenite iniziale, che può essere differente da quella dell’acciaio se l’austenitizzazione è parziale (austenitizzazione effettuata a temperature insufficienti, ad esempio nel caso di acciai ipereutettoidici).
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