Materiali Metallici
M. Cavallini, V. Di Cocco, F. Iacoviello
isoterme (ad esempio, la tempra scalare bainitica) ma tali trattamenti non saranno affrontati nel presente volume. E’ evidente che una determinata legge di raffreddamento risulterà rappresentativa
dell’intero oggetto in esame solo nel caso di in cui la superficie di scambio termico sia notevole (ad esempio, un lamierino sottile), mentre negli altri casi le velocità più elevate corrisponderanno alla zona superficiale del pezzo (curve di raffreddamento più inclinate), mentre le velocità più basse corrisponderanno alle parti più interne degli oggetti in esame (curve di raffreddamento meno inclinate). I grafici ottenuti sono denominati diagrammi CCT ( Continuous Cooling Transformation ) e permettono di rappresentare contemporaneamente le differenti trasformazioni microstrutturali, comprese quelle non rappresentabili nei diagrammi di fase, e le leggi di raffreddamento effettivamente utilizzate. In questi diagrammi si hanno delle zone in cui le fasi risultano stabili, delle aree in cui sono metastabili ed, infine, delle porzioni dello spazio in cui si hanno le trasformazioni microstrutturali. Al di sopra delle rette orizzontali indicanti i punti critici (A 3 -A 1 per gli acciai ipoeutettoidici, A 1 per gli acciai eutettoidici, A 1 oppure A 1 -A m per gli acciai ipereutettoidici) vi è un area, indicata con A, in cui l’austenite risulta stabile. Per permanenze comunque lunghe al di sopra di A 3 , si ha una microstruttura austenitica stabile, la cui unica trasformazione possibile è l’ingrossamento del grano austenitico (figura VII.6).
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