Materiali Metallici 2024
Materiali Metallici
eccessivamente aggressivi, può diventare un punto di innesco per qualche forma di corrosione localizzata e, quindi, contribuire a diminuire la resistenza globale del manufatto posto in opera. In molti casi è importante poter analizzare il manufatto posto in opera, valutando ad esempio l’eventuale presenza e dimensione di difetti in corrispondenza di punti del manufatto ritenuti più “sensibili” (ad esempio giunti saldati), l’eventuale modifica microstrutturale a seguito di sollecitazioni termiche più o meno controllate (saldature, impieghi a temperature superiori alla temperatura ambiente), l’evoluzione delle proprietà meccaniche e fisiche della lega che costituisce il manufatto a seguito di fenomeni di invecchiamento, ingrossamento del grano, precipitazione di carburi o quant’altro ancora. I Controlli Non Distruttivi (CND) consentono di individuare la presenza di difetti nel manufatto, permettendo una valutazione della accettabilità del manufatto, della sua effettiva vita residua e di una sua eventuale riparazione. Numerose sono le metodologie utilizzate, ed ognuna di esse è caratterizzata da differenti costi, specifiche tecniche, limiti applicativi, pericolosità di esecuzione. Ad esempio, alcune tecniche potranno essere utilizzate per identificare l’eventuale presenza di difetti superficiali affioranti, altre per difetti superficiali o subsuperficiali, altre ancora per difetti presenti in profondità nel pezzo. Qui di seguito verranno esposti alcuni fra i metodi più comunemente utilizzati:
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