Issue 9
L. Susmel et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 9 (2009) 125 - 134; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.09.13
l'orientazione di una generica retta m appartenente al piano Δ è individuata dall'angolo ξ:
m m m
cos(
cos( ) cos( ) sin( ) sin( )
) sin( ) )
x
m
cos( ) cos(
)
cos( ) sin(
(4)
y
) sin( ) sin(
z
(t) risolta lungo m può pertanto essere calcolata come:
La tensione tangenziale τ m
m m m
cos(
cos( ) cos( ) sin( ) sin( )
) sin( ) )
x
m
cos( ) cos(
)
cos( ) sin(
(5)
y
) sin( ) sin(
z
Definendo ora il vettore delle tensioni come: )t( )t( )t( )t(s
)t(
)t( )t( (6) la tensione tangenziale risolta lungo m può essere direttamente calcolata a mezzo del seguente prodotto scalare: yz xz xy z y x
)t(sd )t(
,
(7)
m
dove d è un vettore dei coseni direttori di facile determinazione (si omette l'espressione).
Figura 2 : Definizione delle grandezze utilizzate dal MMV.
In termini generali, la varianza della tensione tangenziale risolta τ m
(t) può scriversi come:
)t(
)t(sd Var
Var
)t(s),t(s Cov dd
(8)
m
kk
j i
i
j
k
i
j
dove per i=j si ottengono termini di varianza, Cov[s i (t),s j Definendo, infine, la matrice di covarianza come: t s,t s Cov C j i ij è possibile riscrivere formalmente l'Eq. (8) in modo compatto, ovvero: (t)]=Var[s i
(t)], mentre per i≠j si hanno termini di covarianza.
(9)
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